Questo Museo fa parte della
Organizzazione Museale Regionale (O.M.R.)

Il sito è stato realizzato grazie al contributo Regione Lazio
L.R. n. 24/2019, Piano annuale 2022, DE n. G10725 del 5 agosto 2022

Il museo diffuso delle Confraternite è attualmente posto nelle chiese di Santa Croce e San Francesco con la prossima apertura di un ulteriore sede nella chiesa di San Biagio. Nella prima chiesa è ricostruita la processione del Cristo Morto, i gruppi delle suppellettili propongono lo stesso standard, un cireneo, il crocione maggiore, un tronchetto, due lampioni, le aste ed insegne ad appannaggio dei vertici di ogni confraternita. La bara, del 1722, è al centro, sostituì la precedente andata perduta. Del 1886 il basamento che sostiene l’Addolorata. Anche in questo caso si tratta di opere che sostituirono la precedente “imago pietatis”. La Vergine è una “Madonna vestita”, cioè con indosso veri abiti. Trattasi questo di un fenomeno assai diffuso nella Tuscia. La figura ha visibile il solo volto e le mani (anticamente anche i piedi), il resto è una struttura in legno imbottita.

Nella sede di San Francesco è invece ricostruito il “Trasporto dei morti”. Il compito era svolto dalla confraternita della Misericordia. Intorno al cataletto ove è posto il defunto, tre confratelli e il sacerdote della confraternita in preghiera. Nel piano superiore sono invece in bella mostra altri oggetti confraternali e paramenti sacri del clero chiamato alle celebrazioni della confraternita.

Il museo diffuso

Le sedi del Museo

Sede di Santa Croce

Si trova nel complesso di Sant’Agostino in piazza del Popolo. Il complesso è composto dalla chiesa di Sant’Agostino, dall’oratorio di Sant’Egidio e dalla chiesa di Santa Croce. Il complesso oggi è un ambiente unico a differenza dei secoli passati quando era invece separato da mura. Il museo si sviluppa nell’ampio spazio in quello che dalla fine del 1200 fino al 1600 è stato uno dei locali dell’ospedale di Santa Croce e successivamente utilizzato come sacrestia. La chiesa di Santa Croce, sec. XII, è la parte più antica del complesso, quella di Sant’Agostino risale al secolo XIV, mentre l’oratorio di Sant’Egidio, situato nel mezzo, è collocato nel secolo XVI.

Sede di San Francesco

E’ situata nella chiesa di San Francesco in piazza Senatore Manni. Ai lati del portone d’ingresso sono esposte alcune ricostruzioni confraternali. Nella ex sacrestia è invece presentato il trasporto dei morti. Oggetti e paramenti del clero confraternale sono visitabili nella saletta superiore.

Sede di San Biagio

E’ situata nella Chiesa di San Biagio, ubicata nella parte del centro storico che ha meglio conservato le caratteristiche medievali. Nel suo interno si può ammirare un crocifisso settecentesco collocato su un tronchetto processionale dotato di fusciacco con ai lati due lampioni. La figura dell’Addolorata è ai piedi della scena della crocifissione. In allestimento la ricostruzione dell’assistenza ospedaliera ai malati.

“1722 – 2022” – 300 ANNI DELLA BARA DEL CRISTO MORTO, UNA LUNGA STORIA DI FEDE
https://www.youtube.com/watch?v=Kw5nXGdJ9ts
realizzazione con il sostegno della Regione Lazio per Biblioteche, Musei e Archivi – Piano annuale 2022, L.R. 24/2019

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SCOPERTA E RECUPERO DI UN CROCIFISSO MAITANESCO
https://www.youtube.com/watch?v=v7R_XFsScAY
realizzato con il contributo del Ministero dei Beni Culturali e Turismo per convegni e pubblicazioni di interesse culturale anno 2002

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IL SANGUE DELLA PASSIONE
https://www.youtube.com/watch?v=RDjUY_iFUcE
realizzazione con il contributo delle Confraternite Riunite di Orte anno 2022

Informazioni

Informazioni sul Museo

Orario di apertura

Il museo è dotato di un sistema di apertura e chiusura automatico, è consigliabile uscire qualche minuto prima dell'orario di chiusura.

Dove siamo

Orte (VT) - Centro Storico
Chiesa di Santa Croce
Chiesa di San Francesco
Chiesa di San Biagio

Ingresso gratuito

Il museo è dotato di una videoguida automatica. Contattando l'ufficio turistico è possibile effettuare una visita guidata all'interno sia nella sede di Santa Croce sia in quella di San Francesco.