Addolorata
La Vergine è una Madonna vestita, tipico esempio statuario carico di espressività concentrato nel volto e nello sguardo ulteriormente accentuati dal fatto di indossare dei veri abiti di stoffa. Donata alle Confraternite nel 1856 sostituì la precedente immagine. E’ posta su un basamento scolpito in legno e dipinto a marmo. Sul fronte due angeli in legno dorato con in mano una lancia e canna con spugna e due candelabri in legno intagliato. L’Addolorata poggia su una croce con bracci terminanti con volti di cherubini.
Bara
La bara è l’oggetto più interessante, essa esprime tutta l’eleganza dello stile barocco; l’influsso classico permette una sovrabbondanza ornamentale che non nuoce sull’effetto dell’insieme. Del 1722 è in legno di faggio dorato a foglia d’oro realizzata da artigiani locali. Le numerose decorazioni si modellano intorno al corpo del Cristo giacente. Sostituì il precedente cataletto andato perduto.
Chiavi di San Pietro
Le chiavi decussate del secolo XIX sono state realizzate da maestranze locali. Decorate in oro e argento con due scritte in latino. In una “Quia tu es Petrus” e nell’altra “Tibi dabo claves regni”.
Crocifisso
Il quattrocentesco crocifisso ligneo è un’opera attribuita alla scuola umbra meridionale nell’ambito di Bernardino Campilio da Spoleto. La figura è ben modellata ed esprime un accentuato realismo tesa nello sforzo di sopportare il dolore. E’ in legno di ulivo.
Fusciacco
Realizzato in tessuto pregiato con ricami in filo d’oro e applicazioni in stoffa. Al centro presenta l’emblema della confraternita di Santa Croce oggi adottato a logo ufficiale delle Confraternite Riunite di Orte. Nella parte interna decorazioni floreali e e vegetali di vario colore.
Suppellettile della Confraternita della Misericordia
Tutti gli oggetti sono del XVIII secolo e sono di colore nero. Il crocione, il tronchetto, ed i lampioni sono di artigianato locale. La croce processionale è fregiata con alcuni simboli della passione come la mano che ricorda il lancio dei dadi ed il telo appeso al patibolum segno delle vesti del Cristo. Le paci sono decorate con volute ed elementi vegetali con due angeli ai lati di un reliquiario oggi vuoto.
Suppellettile della Confraternita di Santa Croce
Il crocione, alto 4,05 metri, è della fine del XVII secolo. E’ arricchito da elementi vegetali, di particolare pregio è la decorazione zoomorfa di carattere simbolico: un serpente impalato alla croce. I lampioni ed il tronchetto, del XVIII secolo di artigianato locale, presentano semplici decori. Le paci hanno la rappresentazione della Pietà al vertice del bastone.
Suppellettile della Confraternita della SS.ma Trinità
Di colore rosso ha nei due lampioni settecenteschi gli oggetti di maggior pregio, il crocione è di fine secolo XIX mentre il tronchetto è stato ricostruito su disegno originale del XVII secolo. Le paci sono decorate con volute ed elementi vegetali con due angeli ai lati di un reliquiario oggi vuoto.
Tavola Madonna del Rosario
Commissionata dalla confraternita omonima al pittore ortano “Mastro Giorgio da Orte” fu dipinta nella prima metà del XVI secolo. La Vergine, con in braccio il bambino è incoronata da angeli e contornata da Santi e personaggi dell’epoca.
Sede di San Francesco
Oltre a vari paramenti e arredi d’altare, nella sezione del museo diffuso posta a San Francesco, sono esposti oggetti di vari come bussoli per le votazioni, medaglioni, timbri ed altro. Ma soprattutto è riprodotto il trasporto dei morti curato dalla confraternita della Misericaordia. Il defunto è contornato dal prete della confraternita e tre confratelli.
Sede di San Biagio
Nella chiesa di San Biagio è presente la ricostruzione dell’assistenza ospedaliera curata dai confratelli. Di particolare pregio il crocifisso del secolo XVIII arricchito di chiodi ornamentali in argento. Ai suoi piedi la figura dell’Addolorata. I due lampioni sono del XIX secolo.